con il patrocinio della PROVINCIA DI TREVISO

il progetto

Giappone 2002: Kiyomizuzaka

L'idea è quella di non vincolarsi alle solite mete considerate "oggettivamente belle", ma cercare anche dell'altro. La bellezza del quotidiano, le diversità e i punti in comune tra la nostra identità culturale e quella delle popolazioni che andremo ad incontrare nel nostro viaggio. La scoperta, la conoscenza dei piccoli centri periferici, più integri e veri perché minore è stata l'influenza dalle contaminazioni esterne; tutti quei luoghi apparentemente meno interessanti solo perché non rientrano nelle solite rotte turistiche. Ciò non toglie che il nostro viaggio ci porterà comunque a visitare anche le mete più classiche e rinomate, con un particolare occhio di riguardo a quei siti dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

Oltre alle comuni motivazioni di conoscenza e di scoperta insite dentro ad ogni turista, ci prefiggiamo anche degli obiettivi collaterali.

Prima di tutto l'obiettivo di visitare e conoscere alcune organizzazioni umanitarie finalizzate al recupero sociale, all'aiuto medico e sanitario. Ci riferiamo in particolare a tutte quelle ONG ed ONLUS dislocate soprattutto in America Latina, Africa e Sud Est Asiatico che si preoccupano del sostentamento della popolazione locale.

Spagna 2003: Gerona

In secondo luogo, ci piacerebbe approfondire un tema che ci sta particolarmente a cuore: quello dei trevigiani nel mondo. Come tutti ben sappiamo il fenomeno dell'emigrazione ha caratterizzato la storia italiana ed in particolare quella veneta fino a non molti anni fa, costringendo i nostri cittadini ad espatriare un po' in tutto il mondo, a causa della pesante crisi interna che l'Italia stava affrontando in quegli anni. Abbiamo perciò ritenuto interessante cercare di contattare gli emigrati italiani che troveremo lungo il nostro cammino, allo scopo di comprendere cosa ha significato per loro ricominciare la propria vita in un altro paese, un altro continente, spesso con degli usi e costumi completamente diversi da quelli italiani. Capire se le generazioni figlie dei primi emigrati sono ancora in qualche modo legate alle proprie origini, se sentono il desiderio di mantenere viva la cultura veneta o se invece la sentono come avulsa, estranea. Comprendere in che modo la cultura veneta viene mantenuta viva e tramandata, se si sono sviluppate delle forme di associazionismo e a quale livello.

Certo il fenomeno dell'emigrazione è già abbondantemente documentato nei libri di storia, ma in essi non vi è traccia delle sofferenze, dei dolori e perché no anche delle gioie che queste persone hanno provato.

Avevamo inoltre pensato per quanto ci sia possibile, di porre particolare attenzione allo sviluppo del dialetto veneto nel mondo. In effetti, il dialetto veneto ha subito nel corso degli anni alcune modifiche e contaminazioni, dovute al progressivo disuso ed al modificarsi della società diventata sempre più multirazziale e multietnica. La nostra convinzione è che nelle comunità di veneti all'estero si sia mantenuto un dialetto più puro ed originale o quanto meno diverso da quello attualmente usato in Italia.

Per la realizzazione di questo arduo obiettivo abbiamo pensato di coinvolgere nel nostro progetto le numerose Associazioni presenti nel territorio della Marca che da sempre si spendono per creare delle linee di comunicazione con tutti quegli emigrati trevigiani, ma non solo, che sono sparsi un po' in tutto il mondo.

Italia 2003: L'arco naturale di Capri

La concretizzazione del nostro progetto avverrà tramite una serie di interviste (documentazione filmata) in cui verranno raccontante le storie peculiari, le vicissitudini e le aspettative di tutte quelle famiglie di emigrati che troveremo lungo il nostro viaggio. Oltre a ciò avevamo previsto la realizzazione di un breve questionario standard dal quale fosse possibile creare una sorta di database, un punto di partenza per eventuali future indagini (statistiche, serie storiche, ecc.).

Il terzo obiettivo individuato è strettamente collegato alla Provincia di Treviso. Abbiamo pensato di coinvolgere un Soggetto Istituzionale che oltre a rappresentare al meglio le nostre origini trevigiane, potesse anche condividere il nostro interesse di divulgare l'operosità dei trevigiani nell'intero mondo. Ci siamo dunque attivati per conoscere i progetti di collaborazione internazionale della Provincia di Treviso e abbiamo scoperto con piacere che alcuni di essi si trovano lungo il nostro percorso. Ciò ci permetterà di andare a visitarli e di raccogliere una preziosa documentazione filmata.

L'ultimo obiettivo che ci poniamo è di carattere meramente accademico. Si tratta di trovare una connessione ed un riscontro pratico con determinati argomenti affrontati durante il nostro percorso di studi. In particolare per quanto riguarda Paolo Pozzebon (laureato in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale) l'interesse è finalizzato all'osservazione dello sviluppo territoriale dei quartieri informali e spontanei che caratterizzano le metropoli dei paesi in via di sviluppo. Per quanto concerne Dionigi Pivetta (laureato in giurisprudenza) l'attenzione è rivolta al rispetto dei diritti umani formalmente riconosciuti in quasi tutte le Carte Costituzionali, ma non sempre rispettati. Ed in fine per Andrea Paccagnan (laureato in Economia dei Mercati ed Istituzioni Finanziarie e laureando in Lingue e Letterature Orientali) per quanto riguarda l'aspetto economico, l'attenzione sarà rivolta al fenomeno della globalizzazione ed i suoi effetti. Il secondo percorso di studi implica esplicitamente un interesse volto al miglioramento delle proprie conoscenze linguistiche.

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